Hanno rubato l’insegna del campo di sterminio più noto,un marchio di storia esemplare, un logo perfetto per l’ingresso di un parco a tema.
Voglio ora immaginare autore e movente: uno che nel declino della memoria generale, rinnova quando vuole il brivido di orrore e si ricarica di odio sfiorando la scritta di ferro.
Ecco una tardiva terapia per sfuggire alla tolleranza: tenere in mano una reliquia dai poteri superiori, ritrovare il tremito e la febbre, sentirsi invasi ancora dal gelido calore di odiare senza condizioni.
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domenica 20 dicembre 2009
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